Le ville palladiane furono edificate intorno alla metà del Cinquecento dall'architetto Andrea Palladio per le famiglie più importanti del luogo, soprattutto nobili ed esponenti dell'alta borghesia della Repubblica veneta.
24 di esse sono inserite nella lista Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO e notoriamente si distinguono dalle ville romane e dalle ville medicee toscane perché non destinate unicamente allo svago dei proprietari, ma in primis complessi produttivi, circondate da campi coltivati e vigneti, con magazzini, stalle e depositi per il lavoro agricolo.
Grazie anche alle loro descrizioni e ai dettagliati disegni pubblicati da Palladio nel trattato I quattro libri dell'architettura (1570), le ville palladiane furono oggetto di studio per gli architetti di tutto il mondo, che si ispirarono ad esse per le loro realizzazioni.
Le più celebri e assolutamente da non perdere? Villa Capra Valmarana, della “La Rotonda” appena fuori dal centro di Vicenza, Villa Godi Malinverni, tra le primissime opere di Palladio a Lugo di Vicenza, Villa Pojana, Villa Thiene a Quinto Vicentino, Villa Chiericati Da Porto Rigo a Vancimuglio di Grumolo delle Abbadesse con, per la prima volta nella storia palladiana, un vero e pronao di tempio antico applicato al corpo della residenza o Villa Angarano a Bassano del Grappa, le cui ali laterali furono costruite su progetto del celebre architetto.