Ode alla spilla

L’idea della spilla come accessorio retro o “da signora” è ormai superata. Negli ultimi anni, e nella stagione 2025, sia estiva che invernale, si è affermata come il dettaglio capace di reinventare un look: un accento couture con cui esprimere la propria personalità.

Sulle passerelle Primavera/Estate e Autunno/Inverno 2025, marchi come Chanel, Ralph Lauren, Bottega Veneta – solo per citarne alcuni – hanno riportato la spilla sotto i riflettori, appuntandola su scolli profondi, cappotti oversize o abiti trasparenti. Al Met Gala 2025, Zendaya ha indossato una spilla a forma di serpente firmata Bulgari, applicata sul retro della sua giacca sartoriale immacolata, mentre Lewis Hamilton ha sfoggiato spille ispirate al baobab su giacca e cappello, impreziosite da granati e diamanti. Al Festival di Cannes 2025, conclusosi la scorsa settimana, Isabelle Huppert ha indossato una spilla oversize con smeraldo su una tuta in denim Balenciaga, e A$AP Rocky ha completato il suo look con una spilla con rubino. Non c’è dubbio, dunque, che le spille hanno conquistato un nuovo ruolo come gioielli versatili e pieni di significato, diventando simboli di espressione personale, eleganza anticonformista e di una gioielleria da indossare con audacia e fierezza.

A nutrire questo vocabolario sono quei designer che lavorano il gioiello come una forma d’arte, come per esempio Alessio Boschi che, nella spilla The English Setter Brooch Pendant, usa il micromosaico per raccontare dettagli e atmosfere quasi cinematografiche.

Mousson Atelier gioca invece sul movimento e sulla leggerezza: la Golden Fish Brooch in oro giallo 18 carati, impreziosita da diamanti e zaffiri multicolore, conquista con le sue pinne mobili.

Lydia Courteille, infine, si muove tra culture e materiali diversi, combinando diamanti bianchi e neri, tsavorite, granato verde, rubellite e stalattite in una creazione che non passa inosservata, nata dall’incontro tra l’arte Huichol e l’alta gioielleria.

Amtonella Reina, Editor VO+