La scienza dei colori delle gemme
Le gemme sono da sempre apprezzate per la loro bellezza e il loro fascino misterioso, ma una caratteristica che le rende particolarmente uniche è la capacità di alcune di esse di cambiare colore in base alla luce o all'ambiente circostante.
Questo fenomeno affascinante ha radici scientifiche profonde, che coinvolgono la chimica e la fisica delle pietre preziose.
Le pietre che cambiano colore, come l'alessandrite e il corindone, sono considerate tra le più rare e preziose. Questo fenomeno, noto come "cambiamento di colore", si verifica quando la gemma appare di un colore in una fonte di luce (come quella naturale o solare) e di un altro colore sotto luce artificiale (come quella di una lampadina a incandescenza). L’alessandrite, ad esempio, appare verde-blu alla luce naturale e rosso-viola sotto luce artificiale in quanto il cromo all'interno della struttura della pietra assorbe particolari lunghezze d'onda di luce, creando il cambiamento di colore in risposta a diverse fonti di luce.
Ogni fonte di luce ha una diversa distribuzione di lunghezze d’onda; ad esempio, la luce solare contiene più componenti blu, mentre la luce di una lampada a incandescenza ha una predominanza di componenti rosse. Questo significa che sotto luce naturale, la gemma riflette principalmente le lunghezze d'onda blu-verdi, mentre sotto luce artificiale appariranno più intensi i toni rossi.
Il cambiamento di colore nell'alessandrite è talmente intenso che viene spesso descritto con la frase "smeraldo di giorno, rubino di notte".
Anche altre gemme possono cambiare colore in base alla fonte luminosa, ma la trasformazione dell’alessandrite è così sorprendente che questo particolare effetto prende proprio il suo nome: “effetto alessandrite.”
Il cambiamento di colore nelle pietre preziose non è solo una caratteristica estetica, ma rappresenta un’interessante applicazione della scienza ottica e chimica.